IL POPOLO CHE CAMMINAVA NELLE TENEBRE VIDE UNA GRANDE LUCE       (Is9.1.)

VENIVA AL MONDO LA LUCE VERA QUELLA CHE ILLUMINA OGNI UOMO   (Gv 1.9.)
IO SONO LA LUCE DEL MONDO   (Gv 8.12.)

CHI SIAMO

Il Cammino della luce è un gruppo di ispirazione cristiana, vicino agli ideali francescani, che si propone di essere “lievito nella massa” attraverso gesti e parole, diffondendo nelle comunità cristiane dei “segni di luce” (ceri) e destinando le offerte a iniziative benefiche. Il Cammino propone un percorso annuale, che si sviluppa in una serie di pellegrinaggi articolati attorno ad un tema di meditazione: un passo della Parola di Dio, un evento ecclesiale o un testimone della fede che stimoli un profondo cambiamento interiore.

 

Il Cammino nasce nel 2009 nella comunità parrocchiale di Pianceri (diocesi di Vercelli) dall’idea di alcuni parrocchiani con il parroco, don Guido Galfione, come sviluppo dell’accoglienza di una fiamma proveniente da Betlemme, che da alcuni anni già caratterizzava la celebrazione del Natale. Dal 2015, all’aspetto spirituale si aggiunge la dimensione caritativa a favore degli ultimi. 

 

L’OBIETTIVO

Il nostro scopo è riconoscere, vedere e toccare Cristo – che anche oggi vive, soffre e muore nei poveri della terra – attraverso la preghiera e le opere dell’amore. Vogliamo saziare la fame e la sete del Cristo che vive in ogni persona, curarne le ferite, promuoverne la libertà. In questa luce, il pellegrinaggio non è semplicemente un gesto di devozione, tanto meno un viaggio turistico ma un mezzo per fare comunione con i fratelli e le sorelle che incontriamo. Lo spunto offerto volta per volta dalla meta del pellegrinaggio, è forte proposta di imitazione dei “testimoni di Cristo” che i fedeli venerano in quel luogo; il “segno della luce” natalizia offerto alle comunità cristiane è invito ad essere “luce del mondo”, secondo il desiderio di Colui che è La Luce.

 

Le attività caritative…

 

…privilegiano i bambini che vivono nella malattia o nella povertà, le attività missionarie, i malati, gli individui e le famiglie in difficoltà, sostenendo anche associazioni che operano nel campo sociale e assistenziale.

 

…e quelle spirituali

 

Ogni mese i membri del Cammino si incontrano per un momento di preghiera comunitaria: un’adorazione eucaristica o la recita del rosario o una meditazione sulla Parola. Le attività sono aperte a tutti, i "soci", ovvero coloro che versano un offerta simbolica annuale, beneficiano dei frutti delle celebrazioni eucaristiche e preghiere celebrate in alternanza durante il percorso, per le intenzioni proprie e del mondo intero e per i defunti inscritti in un elenco che, nel caso di scioglimento della realtà associativa, sarà consegnato alla parrocchia di Pianceri che si preoccuperà di celebrare in loro suffragio una S. Messa nella domenica successiva alla festa liturgica di San Francesco d'Assisi.

Ogni membro può porre le proprie intenzioni sia privatamente, che pubblicamente, inserendo la motivazione o un nome in un secondo registro periodicamente aggiornato.

 

Il PERCORSO ANNUALE

I molteplici aspetti del CAMMINO costituiscono la dimensione del suo continuo “viaggiare”, il suo “viaggio”. Il CAMMINO si rivolge a chi accoglie l’invito di Cristo: “Vieni e seguimi… alzatevi, andiamo”:

 

come Maria che va a visitare Elisabetta

come i magi che seguono la stella

come lo stesso Gesù, il Gesù della strada.

 

Il nostro pellegrinare si inserisce nel solco della tradizione cristiana - riscoprendone e valorizzandone la dimensione missionaria, contemplativa, caritativa - qualunque ne sia la meta: santuari, ospedali, carceri, comunità di servizio e volontariato…

 

Quattro sono le tappe irrinunciabili:

 

ASSISI. Nella patria del Poverello andiamo a ravvivare lo spirito di conformazione al Cristo crocifisso di cui Francesco si innamorò. Con la visita alla città serafica si accompagna quella a Greccio, culla del presepe, che nella sua semplicità fa splendere di luce il mistero dell’Incarnazione. È a Greccio che viene benedetto l’olio destinato ad alimentare la fiamma proveniente da Betlemme.

CASCIA. La luce che offriamo a Santa Rita, donna che si fida di Dio in tutte le circostanze della vita e affida a lui ogni sofferenza e angoscia, si fa richiesta di soccorso a questa sorella particolarmente venerata e pregata dal popolo dei credenti. 

MONTESANTANGELO. Ogni anno vi ritorniamo a cercare la protezione dell’arcangelo Michele e degli angeli inviati a “custodirci in tutti i nostri passi”.

OROPA. Lassù ci rechiamo a ringraziare la Vergine Madre che ci guida, ci accompagna, ci orienta verso la Luce vera, che sorge da oriente…

 

Componente non secondaria del” viaggio” è la dimensione “sabbatica” del riposo: sosta dalle fatiche del giorno, contemplazione e godimento della bellezza che è Dio stesso, e si manifesta nel creato, nell’arte in ogni sua forma, nelle culture e nelle opere dell’uomo.

Ad ogni membro si raccomanda uno spirito di partecipazione e di adattamento, anche nella scelta delle strutture alberghiere, dignitose ma senza eccessi. Non essendo un'agenzia turistica, il Cammino declina ogni responsabilità su persone e cose, ogni partecipante è annunciatore, volontario e responsabile di se stesso. 

 

I TEMPI

La lampada di Betlemme, che distingue il discepolo posto in cima al candelabro, segna il nostro cammino in ogni sua tappa, dalla Solennità dell’Annunciazione - quando si accese in Maria la scintilla divina del Figlio - fino al Natale, piena manifestazione del Cristo, Luce del mondo. È allora che “il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce, su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse” (Is 9, 1).